La vendita della casa è soggetta a tassazione quando si genera plusvalenza, cioè quando l’immobile che si è acquistato viene poi rivenduto ad un prezzo maggiore nei cinque anni successivi dopo l’acquisto.
L’art. 1 comma 695 della Legge di Bilancio 2020 prevede l’aumento dal 20 al 26 % dell’imposta sostitutiva e il conseguente aumento dei prezzi per l’imposta di bollo e l’imposta di registro.
Quindi, con l’acquisto di un immobile e la sua vendita dopo meno 5 anni, se dalla vendita si percepisce una somma di denaro più elevata rispetto al prezzo pagato per l’acquisto della casa, quel guadagno dovrà essere tassato.
La tassazione della plusvalenza riguarda:
L’aumento delle tasse per la vendita della casa consiste in circa 200 euro per l’imposta di registro più 45 euro per l’imposta di bollo.
A queste spese naturalmente vanno aggiunte le altre imposte usuali relative alla vendita dell’immobile.
Inoltre se l’accordo preliminare di compravendita si prevede la consegna anticipata dell’immobile, così da permettere al futuro acquirente di iniziare ad abitarvi, il Fisco chiede altri 200 euro da sommarsi ai 200 già dovuti per i contratti preliminari.
In caso di comodato di beni immobili vanno pagati 200 euro e non più 168 come prima.
Infine sono aumentate le tasse in caso di penale ovvero quando le parti prevedono, nel corpo dell’atto notarile, una penale in caso di inadempimento di uno degli obblighi del contratto.
Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA – 0174 47471 oppure scrivere inviate una richiesta cliccando qui.