Secondo l’art. 43 del Codice Civile la residenza di una persona è nel luogo in cui ha la dimora abituale e coincide con il comune dove il soggetto è iscritto anagraficamente mentre il domicilio è il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
Il domicilio può non coincidere con la residenza cioè una persona può essere residente a Torino ma essere domiciliata a Milano perché lì svolge il suo lavoro oppure per motivi di studio o quant’altro.
La domiciliazione non prevede l’esecuzione di nessuna registrazione pubblica di domicilio e perciò non esiste un certificato di domicilio. Se però è richiesta una certificazione specifica può essere dichiarata attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ma solo dai cittadini italiani e comunitari.
Vale anche la pena di sapere che in molte situazioni (parlando di cittadini italiani) quando si occupa un immobile il contratto di affitto abitativo può valere come dichiarazione di domicilio.
Altra cosa è la domiciliazione di bollette o quant’altro: una semplice comunicazione all’ente competente dell’indirizzo al quale inviare i documenti che interessano.