Per contrastare il fenomeno degli affitti “in nero”, che interessa migliaia di studenti di tutta Italia, esiste uno speciale contratto di locazione pensato per gli universitari fuori sede alla ricerca di una stanza o di un intero appartamento, magari da condividere con altri. Si tratta di contratti abitativi, la cui durata è compresa tra 6 mesi e 3 anni, rinnovabili alla prima scadenza, salvo disdetta del conduttore. Tali contratti possono essere previsti dagli accordi territoriali stipulati tra le organizzazioni sindacali dei proprietari e dei conduttori, per soddisfare le esigenze transitorie degli studenti universitari fuori sede e possono essere stipulati nei Comuni sedi di università o di corsi universitari distaccati e di specializzazione. Per poter stipulare questa tipologia di contratto, il conduttore dovrà essere iscritto ad un corso di laurea, di perfezionamento, ovvero di specializzazione, in un Comune diverso da quello di residenza. Per quanto riguarda il canone di locazione, esso dovrà essere stabilito nell’ambito delle fasce di oscillazione identificate dagli accordi locali intervenuti fra le organizzazioni maggiormente rappresentative delle proprietà edilizie e dei conduttori.
Anche per questi contratti, come per i contratti di natura transitoria per motivi di lavoro, dovrà essere adottatala stessa tabella di ripartizione degli oneri accessori tra il locatore e il conduttore, prevista per i contratti a canone concordato o “3+2” ed allegata al DM 30 dicembre 2002.
DETRAZIONI IRPEF DEL 19%
Le spese sostenute per pagare l’alloggio in affitto possono essere detratte ai fini Irpef dagli studenti o dai loro genitori, qualora i figli siano a carico di questi ultimi. Il Tuir (Testo Unico delle imposte sui redditi) prevede, infatti, una detrazione del 19% su una spesa massima di 2.633 euro. La cifra versata per il canone d’affitto va indicata nel Quadro E “Oneri e Spese”del modello 730.
CEDOLARE SECCA PER IL LOCATORE
Il contratto d’affitto per gli studenti presenta alcuni vantaggi anche per il locatore che ha la possibilità di usufruire della cedolare secca. Si tratta dell’imposta con aliquote fisse che sostituisce la tassazione Irpef: non si è tenuti a pagare né l’imposta di bollo, né quella di registro, sia al momento della sottoscrizione del primo contratto sia nel caso di rinnovi futuri.
RINNOVO, DISDETTA E RECESSO: QUANDO E COME COMUNICARLO
Nel caso in cui il contratto sia stato stipulato da più persone, capita di frequente che uno degli studenti decida di recedere prima della scadenza. Se il recesso di un conduttore non prevede alcun subentro, è necessario comunicare la variazione all’Agenzia delle Entrate, presentando il modello RLI. Lo stesso modello dovrà essere presentato anche qualora, al posto del vecchio inquilino ne subentri uno nuovo. Questi è tenuto ad accettare tutte le condizioni del contratto sottoscritto in origine.
Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA e inviare una richiesta cliccando qui.
Osservatorio Normative Federcasa – Associazione di proprietari