Quando si compra una casa, le spese notarili rappresentano una delle voci più consistenti tra i costi accessori. In molti si chiedono a quanto possano ammontare, ma è importante comprendere che l’onere complessivo non dipende solo dall’onorario del notaio. Vediamo insieme quali elementi influenzano le spese notarili e come gestirle al meglio.
Le spese notarili sono una componente significativa del budget necessario per l’acquisto di una casa. Poiché è consuetudine che sia l’acquirente a farsi carico di questo costo, è fondamentale pianificare adeguatamente per non trovarsi impreparati. Una scelta ponderata del professionista, basata sul confronto di vari preventivi, può incidere molto sui costi complessivi. Tuttavia, non tutto è riconducibile al compenso del notaio: variabili come la tipologia dell’immobile o le caratteristiche dell’acquisto stesso influenzano notevolmente le spese finali.
Il costo delle spese notarili dipende in buona parte dalle caratteristiche specifiche dell’immobile che si intende acquistare. Per questo motivo, il notaio potrebbe richiedere dettagli quali la rendita catastale, il prezzo di vendita e l’eventuale presenza di pertinenze. Tutte queste informazioni permettono al professionista di fornire un preventivo accurato.
Il modo più semplice per avere un’idea precisa dei costi è richiedere un preventivo scritto direttamente al notaio. Dal 2007, infatti, la Legge sulla Concorrenza impone ai professionisti di fornire tale preventivo su richiesta. Nonostante l’immobile sia lo stesso, il costo del rogito può variare da acquirente ad acquirente, non solo per l’onorario del notaio ma anche per le modalità di acquisto e la destinazione d’uso dell’immobile.
Il costo del rogito varia anche in base alla tipologia di acquisto: prima o seconda casa. La normativa fiscale prevede delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, al fine di favorire il diritto all’abitazione principale. Ciò rende l’acquisto di una prima casa generalmente più economico rispetto all’acquisto di una seconda casa, destinata ad uso vacanza o investimento. Per queste ultime, le imposte sono più elevate, rendendo l’intero processo più costoso, indipendentemente dall’onorario del notaio.
Nel caso in cui l’acquisto avvenga tramite un’agenzia immobiliare, è possibile che l’agenzia suggerisca uno o più notai di fiducia. Tuttavia, non c’è nessun obbligo di seguire tali indicazioni e queste non comportano necessariamente vantaggi in termini di costi o tempi per il rogito. La scelta del notaio rimane totalmente nelle mani dell’acquirente.
Le spese notarili possono aumentare in caso di acquisto con mutuo. Questo perché il contratto di mutuo richiede un atto notarile separato da quello di compravendita. Di conseguenza, chi richiede un finanziamento ipotecario per acquistare una casa deve considerare la parcella notarile per entrambi gli atti. È importante ricordare che le spese relative agli atti notarili non sono coperte dal loan to value della banca, che solitamente finanzia fino all’80% del valore dell’immobile. Pertanto, oltre al restante 20%, l’acquirente dovrà avere a disposizione una somma sufficiente per coprire anche queste spese accessorie.
In sintesi acquistare una casa comporta una serie di costi spesso trascurati, tra cui le spese notarili. Capire come queste variano in base al tipo di acquisto e alle caratteristiche dell’immobile può aiutare a pianificare il budget in modo più preciso e a evitare spiacevoli sorprese. Federcasa, come associazione di proprietari immobiliari, consiglia di assicurarsi di richiedere e confrontare i preventivi perché questo può fare una grande differenza nell’ottimizzare le spese e nell’affrontare il processo di acquisto con maggiore serenità.
Sito Internet: www.associazionefedercasa.it
Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA – 0174 47471 oppure inviate una richiesta cliccando qui.
Federcasa, associazione di proprietari
