Quando il contratto si interrompe

Il proprietario - Giornale online di Federcasa

In genere, se non viene fatto nulla prima della scadenza, il contratto viene considerato rinnovato. Ma cosa fare quando si interrompe?

In genere, se non viene fatto nulla prima della scadenza, il contratto viene considerato rinnovato. I principali contratti sono di due tipi, liberi (4+4) o concordati (3+2).
Di solito il recesso per finita locazione avviene alla fine del secondo rinnovo, ma in determinati casi, può arrivare prima.
Su iniziativa del proprietario
È possibile richiedere la disdetta del contratto di locazione nei casi di importanti necessità, ma mai nei primi 4 anni, ovvero:
• il proprietario vuole modificare l’uso e renderlo commerciale, artigianale o professionale. In questo caso, è obbligato a realizzare tale modifica entro 12 mesi dall’uscita dell’ inquilino; se questo non avviene, l’inquilino può tornare con il precedente contratto presso l’alloggio o ricevere un rimborso pari a 36 mensilità dal padrone di casa;
• il proprietario ha bisogno dell’immobile per sé o per la famiglia;
• l’inquilino, senza precise motivazioni, non occupa in maniera continuativa l’appartamento;
• l’appartamento si trova in un immobile che dev’essere ricostruito perché fortemente danneggiato che deve essere radicalmente ristrutturato o del quale debba essere assicurata la stabilità, nel caso in cui la permanenza dell’inquilino costituisca un ostacolo a indispensabili lavori o ancora in caso di demolizioni e sopraelevazioni che impongano lo sgombero;
• il locatore intende vendere l’immobile a terzi, salvo, sempre, il diritto di prelazione del conduttore;
• il locatore è una società o ente di utilità pubblica e offre in cambio all’inquilino un altro immobile idoneo;
• l’inquilino ha disponibilità di traslocare in un appartamento simile nello stesso Comune.
Se decide l’inquilino
 L’affittuario può lasciare l’appartamento di sua iniziativa, anche nei primi 4 anni, solo se sussistono gravi motivi. La legge 431 del 1998 non stabilisce cosa si intenda con questa definizione, ma per prassi si considerano  gravi motivi sufficienti  per rescindere il rapporto la perdita o il cambio di lavoro.
Serve una raccomandata
Occorre inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno 6 mesi prima del giorno in cui si vuole interrompere il contratto, nel caso in cui si tratti di contratto libero, oppure, negli altri casi tre mesi prima.

Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA e inviare una richiesta cliccando qui.

Osservatorio Normative Federcasa – Associazione di proprietari

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