Impatto acustico nei ristoranti e nei bar

Il proprietario - Giornale online di Federcasa

L’impatto acustico dei bar e dei locali pubblici in genere, è sempre argomento di attualità sia per il rumore prodotto all’interno e diffuso all’esterno, che per quello prodotto all’interno e recepito dai fruitori nel locale stesso.Chi non ha mai provato la sgradevole sensazione di un forte rumore di fondo, trovandosi in un ristorante, tale da non consentire di svolgere una tranquilla discussione con i propri commensali?

 
L’acustica è uno dei fattori sui quali i proprietari di bar e ristoranti pongono molte volte scarsa attenzione, senza pensare che quando un cliente non si trova a proprio agio, a causa del rumore, tende a non tornare ed il personale stesso del locale che è costretto per ore a lavorare in un ambiente rumoroso, manifesta una riduzione della produttività oltre che disaffezione e stress.
Più spesso di quanto si creda, un intervento di correzione acustica può migliorare in maniera sostanziale la vivibilità di un ambiente chiuso, trasformandolo in un luogo estremamente confortevole da questo punto di vista.
La corretta acustica di un locale pubblico, ha come effetto quello di aumentare il numero di clienti, favorendone la frequentazione, il comfort e la permanenza a tutto beneficio della redditività.
Un locale spazioso con pareti e soffitti completamente lisci rischia di diventare una scatola di riverbero acustico insostenibile, ovvero un rimbombo dei rumori provocati da piatti, voci, passi ecc. 
Si possono a tal fine eseguire degli interventi “su misura” di ripristino del comfort acustico, tramite l’uso di controsoffitti fonoassorbenti, pannelli a soffitto, baffles, pannelli a parete che uniscano ottime performance acustiche ad un design innovativo in grado di fungere anche da arredo. 

Il tema del comfort acustico, che ad una prima analisi potrebbe sembrare marginale, assume un contorno decisamente più concreto, se ci soffermiamo a pensare a quante volte ci è capitato di trovarci in un ristorante da cui non vedevamo l’ora di fuggire, perché avvolti da una stressante rumorosità, e quanto invece rimanga impresso tra le nostre esperienze più gradevoli, un ambiente che ha saputo creare le migliori condizioni per una rilassante permanenza ed un facile dialogo con i nostri commensali.

 

Gli spazi per la collettività sono tutti quei luoghi destinati ad aggregare in un unico ambiente chiuso un numero elevato di persone.
Rientrano in questo elenco gli auditorium, i cinema e teatri, le sale meeting, le sale conferenza, i luoghi di culto, le sale di attesa, i centri sportivi e polifunzionali, le scuole, le mense e i grandi spazi per la ristorazione.
Tutti questi ambienti si caratterizzano solitamente dal punto di vista architettonico per i consistenti sviluppi dimensionali, sia in termini planimetrici che volumetrici e per essere quasi sempre riconducibili a geometrie di tipo open space, con compartimentazioni intermedie minime o più spesso assenti.
Queste caratteristiche dimensionali, unitamente alla presenza di allestimenti architettonici con materiali e superfici molto riflettenti, rendono generalmente tali spazi poco confortevoli sotto il profilo acustico, se non adeguatamente trattati con accorgimenti tecnici atti a limitare la propagazione incontrollata delle onde sonore.

In una tale configurazione architettonica si genera infatti una condizione acusticamente sfavorevole per cui, la rumorosità delle singole sorgenti sonore ambientali si somma e si amplifica per effetto del fenomeno del Riverbero, ossia delle riflessioni multiple generate da tutte le superfici.


Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA e inviare una richiesta cliccando qui.

Articolo a cura della Ediltech snc di Saluzzo




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