Secondo le ultime statistiche, le persone che in una casa si occupano di un familiare malato a cui prestare sostegno, forniscono circa l’80% dell’assistenza medica globale ed addirittura il 90% di tutti i servizi legati all’assistenza personale.
Inoltre, l’80% dei malati di Alzheimer vive nel proprio domicilio ed è a totale carico della famiglia, la quale ne deve garantire un’assistenza pressoché totale, ventiquattro ore al giorno. In riguardo a quest’ultima patologia degenerativa, il familiare è sottoposto ad un costante stress fisico ed emotivo, e spesso egli viene definito la seconda vittima dell’Alzheimer.
Ma quali sono i rischi e i pericoli per chi assiste una persona malata in casa?
In questo articolo vedremo alcuni aspetti da tenere in considerazione.
Innanzitutto è bene ricordare che quando si assiste o si deve aiutare una persona anziana o comunque disabile a spostarsi ad esempio dalla carrozzina al letto o dal letto alla carrozzina o accompagnarla nel bagno, è questo il momento in cui si possono compiere degli sforzi eccessivi sulla colonna vertebrale, provocati proprio dall’uso sbagliato del proprio corpo nel muovere o aiutare o ancor peggio sollevare gli assistiti.
Non dimentichiamo che questi movimenti sbagliati sono molto pericolosi i quali possono portare, nel tempo e nella ripetitività dell’atto scorretto, a delle vere e proprie patologie legate alla colonna vertebrale.
Quali sono i pericoli legati ad un lavoro di spostamento del malato?
Effettivamente sono molti. Si va dal semplice e fastidioso dolore lombare o più conosciuto come mal di schiena a una tendinite, esempio dolore al gomito o al polso per aver sorretto un degente per lungo tempo, magari in posizioni scorrette, abbiamo poi dolori cervicali ed alle spalle, a causa di una posizione protesa verso il malato, piegati in avanti, per arrivare, con il tempo, anche a vere e proprie ernie al disco.
Troviamo addirittura operatori sanitari addestrati a lavorare su degenti che con il tempo manifestano patologie degenerative della colonna vertebrale, ciò a causa dell’eccessivo lavoro o della mancanza di ausili meccanici non presenti nelle strutture.
In qualunque caso, la postura, cioè la posizione del corpo, non corretta ed i movimenti del corpo eseguiti in maniera non esatta sono alla base di molti problemi che possono colpire il familiare quando assiste un malato. Se lo sforzo fisico e la postura non corretta sono alla base di eventuali danni, il condizionamento emotivo provoca molte volte una eccessiva tensione muscolare la quale aggrava sensibilmente lo sforzo fisico.
Con una serie di articoli avremo modo di vedere alcuni accorgimenti utili per tutti coloro che devono assistere un familiare.
Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA e inviare una richiesta cliccando qui.
Dott. Ezio Rittà Terapia Fisica e Riabilitativa – Osteopatia
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