Effettivamente un po’ tutte le domande sono corrette e motivate, in quanto le tipologie della nostra struttura corporea differiscono l’una dall’altra. Ma esistono studi scientifici che possono darci qualche informazione in più per una corretta scelta? Andiamo a scoprirlo.
Nel novembre del 2003 la rivista “The Lancet” ha riportato una ricerca condotta in Spagna da Francisco Kovacs della Kovacs Foundation di Palma de Mallorca. Questa ricerca è stata condotta su 313 persone con sofferenza della colonna vertebrale cronica e aspecifica, cioè non riconducibile a delle patologie particolari. In questa ricerca le persone hanno dormito su vari tipi di materasso, senza dir loro di che tipo si trattasse o quali caratteristiche avessero. Coloro i quali hanno dormito su materassi di media rigidità hanno dichiarato, con frequenza doppia, di stare meglio e addirittura di aver assunto meno antidolorifici, rispetto a coloro i quali hanno dormito sul classico materasso duro. Questo non è l’unico studio condotto, molto più recentemente, nel 2006, è stato condotta un’altra ricerca presso l’Oklahoma State University e poi riportata sul Journal of Chiropractic Medicine in cui si è dimostrato che dormire su di un materasso nuovo, rispetto ad uno già in uso da almeno cinque anni, arriva a migliorare la qualità del sonno di circa il 60-65%, riducendo del 55% le sofferenze della colonna vertebrale. Ma per quale motivo è meglio un materasso morbido, rispetto a quello duro chiamato da molti ‘ortopedico’, e rispetto a quanto si è detto per molto tempo, cioè che un materasso rigido sia più adatto per la schiena? La risposta la troviamo studiando la meccanica del corpo umano. Il materasso morbido si adatta meglio alle curvature anatomiche della colonna vertebrale e consente una distribuzione dei pesi del corpo stesso in modo uniforme.
Come possiamo allora scegliere un materasso definito morbido? Ne esistono di molti tipi? Avremo allora la certezza che questa tipologia garantisca un sonno perfetto? E’ necessario dire che purtroppo non esiste il ‘materasso perfetto’, anche se l’immagine qui riportata ne evidenzia la tipicità ottimale. Infatti non esiste un tipo di materasso che rispecchi tutti i canoni di scelta, ma questa risulta molto soggettiva. Diciamo piuttosto che un materasso dovrebbe favorire il sonno e non far insorgere alcun tipo di dolore. Oltre a ciò, chi soffre di dolori lombari dovrebbe scegliere il tipo di materasso che soddisfa maggiormente le proprie caratteristiche fisiche permettendo quindi un maggior comfort e sostegno, consentendo quindi un sonno veramente riposante. Capiamo allora che non è così facile o automatica la scelta del nostro materasso. Vige però una regola o consiglio adatto a tutti: bisogna trovare il giusto equilibrio tra sostegno e capacità di adattamento del materasso; risulterà quindi importante verificare un buon comfort generale mentre si dorme, rapportandolo al supporto dei vari distretti corporei, come i lombi, la scatola toracica, le spalle e la testa, quest’ultima attraverso un cuscino adatto alla conformazione della nostra cervicale. Per quale motivo dobbiamo rispettare questa regola? Semplicemente perché ogni essere umano ha caratteristiche strutturali e condizioni patologiche totalmente differenti. Prendiamo ad esempio il peso corporeo; già questo fattore è rilevante sulla scelta, come anche l’età o sofferenze della colonna vertebrale.
In conclusione, è meglio il materasso duro o morbido? Come abbiamo già detto in precedenza, una regola precisa ed unica non esiste; le statistiche ci dicono che il vecchio materasso chiamato ‘ortopedico’, o duro, cade un po’ in disuso, non dà garanzie di adattabilità. Si preferisce il materasso morbido, più adatto alla conformazione del nostro corpo, potremmo dire più ‘avvolgente’, caratteristica tipica dei nuovi prodotti tipo memory. La scelta di un materasso nuovo che sia comodo, di sostegno e soprattutto di alta qualità diventa determinante per aiutare le persone che soffrono di mal di schiena affinché possano avere una buona notte di riposo. Il prezzo incide sulla qualità del prodotto? Il più delle volte sì, ciò in funzione dei materiali impiegati per la loro realizzazione, in particolar modo prodotti che non creino allergie o irritazioni cutanee.
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