La revoca del testamento: figli post-mortem

Il proprietario - Giornale online di Federcasa

È possibile annullare il testamento con una paternità giudiziale intervenuta dopo la morte del testatore

Secondo una sentenza della Cassazione n. 169 del 07/01/2018 è possibile la revoca di testamento per sopravvenienza di figli, cioè per la presenza di figli di cui il de cuius ignorava o ha deliberatamente ignorato l’esistenza. Una dichiarazione di paternità giudiziale intervenuta dopo la morte del testatore rende quindi possibile la revoca e la successiva modifica della suddivisione a tutela della prole. La sentenza interviene sul disposto dell’articolo 687 del Codice civile, il quale sancisce la perdita di efficacia degli atti giuridici di diritto del testamento dettato da una persona che non aveva figli o ignorava di averne. A questa norma si affianca l’art. 803, per il quale la donazione può essere revocata per sopravvenienza di figli dal donante che, al momento della donazione, non aveva figli o ignorava di averli. Se il testamento è revocato, l’eredità viene devoluta con le regole della successione legittima (a favore dei soli stretti familiari del de cuius) mentre, una volta revocata la donazione, il bene oggetto di donazione torna nella assoluta disponibilità del donante, il quale può disporne come vuole, per atto tra vivi o (salvi i diritti dei legittimari) o mortis causa. La dichiarazione giudiziale di paternità provoca la revoca del testamento sia che intervenga prima della morte del testatore, sia che intervenga successivamente. A proposito di successione, per chi fosse interessato l’associazione Federcasa ha pubblicato uno scioglidubbi “Progettare la successione” a disposizione degli associati che tratta con semplicità una materia spinosa e fonte di liti familiari.

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