Secondo la legge il tempo trascorso può determinare la perdita di un diritto ed il titolare non lo può più esigere. La prescrizione delle bollette si realizza quando quel diritto si riferisce al pagamento di una fattura di luce o gas relativa ad un periodo passato. Se passa un determinato periodo di tempo, durante il quale non ti viene recapitato alcun avviso, il fornitore non può più chiederti il versamento di quell’importo.
Per bollette di conguaglio con scadenza successiva al 1° marzo 2018 la prescrizione è 2 anni, per evitare le maxi bollette.
La legge di bilancio 2020 (numero 160 del 2019) in via di pubblicazione sul sito dell’Authority prevede fra le altre cose che si possano NON PAGARE i crediti prescritti di acqua, luce e gas da oltre due anni e che il fornitore sia obbligato ad indicarli in bolletta come crediti prescritti. La stessa indicazione dovrà essere riportata nelle comunicazioni di messa in mora.
Il fornitore era già tenuto a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi vecchi di 2 anni o a evidenziarli in modo che il cliente li potesse distinguere tra gli altri importi non prescrivibili.
Tale legge prevede inoltre che il fornitore stesso dovrà fornire al cliente un modulo già pronto per la prescrizione, disponibile anche sul sito internet e negli sportelli al pubblico, e i recapiti cui inviare la richiesta.
Per informazioni rivolgersi all’associazione FEDERCASA – 0174 47471 oppure scrivere inviate una richiesta cliccando qui.