Almeno una ventina di giorni prima della data stabilita per le grandi manovre è bene verificare la situazione degli allacciamenti luce e gas.
Se ci si trasferisce in un appartamento che è già stato abitato non ci dovrebbero essere particolari problemi. Se l’alloggio è rimasto vuoto per qualche tempo è probabile che i contatori della luce e del gas siano stati temporaneamente sigillati. In questo caso occorre rilevare le cifre che appaiono sul contatore o sfilale il cartellino che gli addetti hanno sistemato al momento della sospensione dell’erogazione. Ci si dovrà poi recare presso gli uffici competenti per comunicare la nuova intestazione.
Nel caso di villette o case indipendenti occorre informarsi tempestivamente sul costo dei nuovi impianti che variano a seconda delle dimensioni delle abitazioni e sulla documentazione da presentare.
Traslocando si dovrà anche cambiare residenza e provvedere al cambio di indirizzo su carta d’identità e patente. Per il cambio di residenza recarsi all’ufficio anagrafe del Comune di residenza mentre per la variazione sulla patente conviene affidarsi ad una agenzia di pratiche automobilistiche.
Un’altra cosa da ricordare è la comunicazione del cambio di indirizzo al datore di lavoro, all’agenzia di assicurazioni, alle banche, alla Posta e agli uffici abbonamenti delle riviste che si ricevono per posta.
Non dimenticare di avvisare il direttore didattico o il preside delle scuole frequentate dai figli. La segreteria provvedrà ad inviare alla nuova scuola la documentazione necessaria.
Le imprese di traslochi offrono in genere una buona copertura assicurativa compresa nel prezzo.
Quando per trasloco non si intende solo una pura e semplice operazione di trasporto le polizze sono con la formula “tutti rischi” e coprono non solo i rischi di trasporto ma anche quelli per furto o smarrimenti, di avaria, di rotture e così via.
Il problema della copertura assicurativa è complesso e deve essere affrontato e risolto con molta attenzione.
Ci sono alcune cose molto importanti: si deve verificare se effettivamente la polizza del trasportatore copre tutti i rischi.
E’ necessario conoscere i massimali e le eventuali franchigie per ciascun rischio e richiedere se è il caso un adeguamento dei massimali stessi, oppure stipulare una polizza integrativa. Come è noto, il massimale è l’ammontare massimo assicurato mentre al franchigia è la parte solitamente minima, che non è coperta dall’assicurazione.
Si deve inoltre pretendere soprattutto se si traslocano mobili o oggetti di particolare pregio e ei rilevante valore, che la compagnia di assicurazione prenda visione dell’elenco completo dei beni che devono essere coperti da assicurazione e dei singoli valori a loro assegnati o stimati.
Ancora una volta, per ciò che riguarda il problema specifico dell’assicurazione non è possibile trascurare di prestare attenzione a quello che poi deve diventare il documento base del trasloco vale a dire l’inventario o l’elenco completo di tutti i beni (mobili o oggetti) che dovranno essere trasportati e dei rispettivi valori stimati.
Il problema assicurazione diventa ancora più complesso se chi esegue il trasloco è un piccolo trasportatore occasionale.
L’articolo 1698 del Codice Civile prevede che il ricevimento senza riserve delle cose trasportate e il pagamento del prezzo convenuto “estingue le azioni derivanti dal contratto tranne in caso di dolo o colpa grave del vettore”. In altre parole, se si paga senza obiettare, implicitamente si riconosce che il trasloco è stato effettuato regolarmente a meno che al trasportatore si debbano attribuire responsabilità e colpe per eventuali danneggiamenti alla merce. Nello stesso articolo viene precisato che sono salve le azione per quelle perdite o avarie che non sono riconoscibili nel momento della consegna, purché l’eventuale danno sia denunciato appena conosciuto e comunque non oltre otto giorni dall’ultimazione del trasporto.
Meglio dunque non ritardare l’apertura dei vari scatoloni perché c’è il rischio di non potersi più rivalere nei confronti del traslocatore.